La pandemia sta avendo delle ripercussioni disastrose sull’economia mondiale: per il biennio 2020 e 2021 le previsioni stimano una perdita in termini di Pil pari a 9 miliardi e addirittura c’è chi paragona la crisi attuale alla Grande Depressione del ‘29.

A fronte di tutto ciò, si prospetta uno scenario tutt’altro che rassicurante e a peggiorare la situazione contribuiscono anche criminali e terroristi che sfruttano questa situazione di disagio generale per portare avanti le proprie attività illecite.

Plenaria GAFI: 21-23 ottobre 2020

Da un sondaggio condotto nella rete globale FATF, infatti, è emerso che con il Covid-19 il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo oltre ad essere aumentati sono divenuti anche più difficili da contrastare.

Trattandosi di fenomeni transnazionali, inoltre, è davvero il caso di dire “l’unione fa la forza”: per riuscire a combatterli con efficacia è necessaria un’azione sinergica e uniforme da parte delle autorità governative dei vari Stati.

Proprio per questo, è diventato indispensabile incrementare le misure e i controlli nell’ambito dell’Antiriciclaggio. A tal proposito, nella riunione del 21-23 ottobre scorso, il GAFI (Gruppo d’Azione Finanziaria) ha elaborato nuove raccomandazioni, lavorando ad un programma completo rivolto a tutti i paesi membri, tra cui l’Italia.

Questi ultimi sono stati caldamente invitati ad adottare un approccio basato sul rischio per prevenire e mitigare le eventuali tendenze criminali. Durante la riunione quindi, sono state passate in rassegna le seguenti aree tematiche:

1) Iniziative strategiche

È necessario innanzitutto che le giurisdizioni comprendano e sappiano valutare come i criminali e i terroristi si stiano servendo della pandemia in corso per le loro attività illecite. Tra i principali punti deboli che potrebbero essere sfruttati nei prossimi mesi abbiamo: crescita della disoccupazione e delle transazioni a distanza, maggiore circolazione di denaro contante e chiusura delle frontiere.

Tra le iniziative strategiche vi è quella di rafforzare la cooperazione con gli Organismi Regionali per migliorare l’implementazione degli Standard GAFI in tutto il Network globale. Sebbene la pandemia stia complicando la situazione, gli organismi sia nazionali che internazionali si stanno impegnando attivamente per garantire il giusto sostegno ai propri membri e ottimizzare il lavoro di valutazione reciproca.

2) Processi specifici

Si è anche affrontato il tema dei processi di valutazione e di follow-up che il GAFI abitualmente effettua ma che a causa della pandemia hanno subito dei rallentamenti. Nello specifico, si è deciso di adottare un approccio flessibile laddove gli spostamenti sono stati fortemente limitati e si è deciso di stabilire criteri oggettivi e procedure da applicare durante le valutazioni per garantire equità, coerenza e standard qualitativi elevati.

Similmente, si è optato per un approccio flessibile anche nel caso dell’attività di monitoraggio da parte del GAFI delle giurisdizioni ad alto rischio o con debolezze strategiche nelle misure anti-riciclaggio e contro il finanziamento del terrorismo.

Si è fatto inoltre un punto della situazione in relazione alle giurisdizioni soggette a maggior monitoraggio le quali stanno lavorando attivamente per risolvere i problemi strategici individuati dal GAFI. Attualmente Islanda e Mongolia, per via dei significativi progressi compiuti nell’affrontare le carenze individuate, non sono più soggette al processo di monitoraggio del GAFI.

Altre iniziative strategiche

Infine, si è parlato anche di intensificare le misure per prevenire la proliferazione delle armi di massa, apportando modifiche alle raccomandazioni 1 e 2.